La mamma di Phelps viene costantemente interrogata su quale sia il segreto del successo del figlio.
La sua risposta?
I GENITORI DEVONO FARE I GENITORI, L’ALLENATORE DEVE FARE
L’ALLENATORE ED I NUOTATORI DEVONO NUOTARE.
Abbiamo visto Debbie Phelps durante tutte le apparizioni olimpiche di Michael. Era insieme alle sorelle di Michael, e a Rio con sua moglie e suo figlio Boomer. Sulle tribune, osservando nervosamente come solo i genitori fanno: mani che sudano, urla e lacrime.
Era lì la prima volta che ha battuto un record mondiale a Fukuoka, in Giappone, nel 2001.
Naturalmente, era in prima fila per il trionfo a Pechino. Era a Londra durante una Olimpiade non proprio perfetta e, ovviamente, era spettatrice del canto del cigno ai Giochi Olimpici di Rio del 2016.
Debbie Phelps ha allevato l’olimpionico più vincente nella storia dei Giochi, insieme alle sue due sorelle, come madre single nel Maryland. Possiamo soltanto immaginare con quante difficoltà abbia sostenuto il figlio nel suo cammino.
Michael, il più giovane, iniziò a nuotare presso il North Baltimore Aquatic Club, dove si allenavano le sorelle. È stato lì che avrebbe conosciuto il suo allenatore “a vita” Bob Bowman.
IL SEGRETO PER CRESCERE UN CAMPIONE
Fin dall’inizio sono stati ben stabiliti i ruoli tra allenatore, genitore e nuotatore.
Prima delle Olimpiadi di Pechino, dove Michael avrebbe fatto la storia vincendo otto medaglie d’oro, Debbie Phelps rilasciò un’intervista. La sua posizione sui ruoli che genitori, allenatori e nuotatori hanno nello sviluppo di un carriera di nuotatore, è chiara:
“Per me, c’è una linea molto sottile tra atleta, allenatore e genitore. Ognuno ha i propri ruoli. Se ora ti siedi qui e mi dici che mi daresti 200 milioni di dollari per dirti il tempo del record mondiale di Michael, non saprei rispondere. Eppure ci sono altri genitori che potrebbero risponderti. Non mi sento coinvolta in queste cose. Parlo di Michael come genitore”
Non è difficile immaginare quante volte Debbie Phelps è stata avvicinata dai genitori di giovani nuotatori. Tutti volevano che lei svelasse un segreto sconosciuto ai più.
Tutti volevano sapere la “formula magica” per arrivare a diventare il più grande nuotatore di tutti i tempi.
Domande come: Che cosa ha fatto? A che età Michael si è specializzato? Quando hai sentito che avrebbe potuto “farcela”?
Il consiglio di Debbie?
RILASSATI. GODITI IL PERCORSO E NON SOVRACCARICARE IL TUO BAMBINO CON PRESSIONI, STRESS E ASPETTATIVE PIÙ DI QUANTE NE STIA GIÀ VIVENDO.
Anche se i tuoi bambini hanno i poster di superstar del nuoto attaccati alle pareti, il più grande modello nella loro vita sei ancora tu.
Il modo in cui affrontano lo stress e l’ansia rispecchierà il modo in cui tu gestisci lo stress e l’ansia:
“I genitori devono solo rilassarsi. Renditi conto che non li aiuta impostare aspettative, soprattutto se non realistiche. Mettiti nei loro panni. Tu pianifichi le cose con tanta cura nella tua vita? Ad esempio: “diventerò il CEO di un’azienda”? Lo stesso si deve fare con i bambini. Potrebbe non esserci un altro Michael Phelps per decenni, anche se ci sono già ora genitori che mi dicono che loro figlio è sulla stessa strada di Michael “
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